Sta lentamente prendendo forma, per la stagione 2013/14, anche l'Inter di Massimo Moratti: la Beneamata, nel ritiro di Pinzolo, sta svolgendo la fase di preparazione estiva agli ordini della nuova guida tecnica, dopo la disastrosa stagione conclusa al nono posto con il timoniere A. Stramaccioni.
E' arrivato in casa nerazzurra un tecnico dal forte carisma e dalla lunga gavetta, che con la sua esperienza e i suoi dogmi sta provando a dare un'immagine ben definita alla squadra milanese: si tratta di W. Mazzarri. Dopo una serie di campionati tra Sampdoria e, soprattutto, Napoli di alto livello (arrivando nella scorsa stagione a centrare il secondo posto, alle spalle della Juve), per il tecnico toscano è giunto il momento di calarsi nella realtà di una grande squadra, da risollevare e rigenerare dopo le recenti stagione fallimentari.
Alla chiamata di una "grande" è difficile dire di no e anche Mazzarri, che meditava di fermarsi un anno per ricaricare le batterie, non ha potuto rinunciare ad una simile occasione.
Questo è stato il primo "acquisto" per la nuova stagione; dal punto di vista dei giocatori, la dirigenza nerazzurra ha cominciato ad agire in anticipo, sbaragliando la concorrenza: difatti, già intorno a marzo/aprile, erano sicuri gli acquisti di Campagnaro (Napoli), a costo zero, e di Icardi (Sampdoria) per una cifra intorno ai nove milioni. A questi, si è aggiunto Belfodil (Parma), che ha visto di contro il trasferimento ai ducali da parte di nientepopodimeno che Antonio Cassano, e Andreolli (Chievo), di ritorno nella società dove è cresciuto calcisticamente. E poi, due giovani dalle belle speranze, Laxalt (Nacional de Montevideo) e Botta (Tigre), acquistati già da tempo ma concretizzati in questa sessione di mercato, sono da valutare nel 3-5-2 di Mazzarri, ma potrebbero essere utili alla causa durante la stagione.
Tra le cessioni, come detto, bisogna registrare la partenza di Cassano (fuori dal progetto del tecnico di San Vincenzo), la rescissione di Dejan Stankovic (dopo tanti anni in Italia, potrebbe tornare in patria) e il ritorno a Napoli di Gargano (fine prestito).
Le trattative che vedono l'Inter protagonista sono quelle che riguardano un centrocampista centrale (si parla da tempo di Nainggolan e, da poco, di Wellington) e di un esterno (bloccata la pista Isla, si cercano alternative). Ma una più di tutte interessa particolarmente le sorti dell'avvenire della società milanese: infatti, da qualche mese, il magnate indonesiano Thohir sta provando a strappare a Moratti la maggioranza (o addirittura tutte le quote societarie) della società di C.so Vittorio Emanuele, investendo cifre importanti per costruire una squadra da "prima fascia". Moratti, dopo decenni di presidenza (prima di lui il padre, Angelo) sta pensando seriamente di portare a termine questa svolta epocale e mollare: non sa, però, se lasciare tutto o solo la maggioranza. Per questo, la trattativa si sta trascinando da 3/4 mesi circa, non vedendo mai una conclusione.
Oltre ai rinforzi che certamente servono per completare la rosa (come detto, il centrocampo è quello che maggiormente necessita di interventi), forse è giunta l'ora per Moratti di cambiare pagina e lasciare spazio al nuovo che avanza, garantendo all'Inter un futuro di sicuro avvenire. Ma la sua passione smisurata per la pazza Inter lo sta tradendo e lo sta facendo pensare più del dovuto. Al posto suo cederei (se ci sono i margini per farlo), il suo tempo è scaduto; l'Indonesia non può aspettare a lungo.
Nessun commento:
Posta un commento