sabato 27 luglio 2013

Scoop: il M5S, in realtà, è una compagnia teatrale!


Il M5S ci ricasca; non riesce proprio ad elevarsi a vero e proprio partito politico, ad autentica e diretta rappresentanza del popolo...deve necessariamente uscire fuori dal coro, ma tante volte rischia di incappare in messe in scena da autentico spettacolo televisivo cabarettistico (e non bisogna stupirsi, dato che il suo "mentore" è un certo B. Grillo, ex-comico e uomo tv). 
L'altra volta, su questo blog, si è disquisito sulla manifestazione di dissenso portata avanti da V. Crimi & co., a Palazzo Madama, con uno "spogliarello" di protesta (si sono svestiti di giacca e cravatta e il pensiero è andato subito a Nino D'Angelo e alla sua canzone sanremese Senza giacca e cravatta) a seguito della sospensione dei lavori dell'aula richiesta dal Pdl, dopo la decisione della Cassazione sul processo Mediaset.
Questa volta non si voleva inscenare nessuna opposizione, nessun dissenso verso qualcuno o qualcosa (e meno male!); ma lo zampino è stato nuovamente lasciato.
Sto parlando di ciò che è accaduto l'altra sera, durante una seduta alla Camera dei Deputati: l'on. Tofalo sta terminando il suo discorso, affermando questo: "E' solo questione di tempo e il potere democratico i cittadini se lo riprenderanno. Manca poco."
Sembra che l'intervento del grillino si sia concluso quando all'improvviso dal suo iPad, imbracciato per leggere il discorso, parte la canzone People have the power di P. Smith: una scena che, da come si vede nel video di Repubblica (http://video.repubblica.it/dossier/movimento-5-stelle-beppe-grillo/camera-il-deputato-5-stelle-porta-patti-smith-in-aula/136187/134724?ref=fbpr), scatena innanzitutto l'ilarità e l'imbarazzo da parte dei suoi colleghi, seduti al suo fianco, e suscita stupore nel Presidente della Camera, L. Boldrini, che ascoltando la canzone come se provenisse da una regia televisiva a fine di un servizio, dice: "Ah c'era anche la colonna sonora? Accidenti gli effetti speciali su questa premonizione... Grazie."
Ora, dopo questa ingegnosa e stravagante invenzione portata nel nostro Parlamento (che, a ben pensarci, mancava solo effettivamente di un pò di musica e "movimento"), mi viene da pensare che quello lì non sia soltanto un mero movimento, che vuol cambiare radicalmente la fisionomia di questo Paese, ma penso piuttosto che si tratti di una particolare compagnia teatrale. Questo insieme di attori e cantanti, tra i quali è possibile annoverare personaggi nazionali e non che han voluto dare il proprio contributo (si pensi a Nino D'Angelo come spiegato prima e, da ultima, Patti Smith), con le sue stramberie e modi da palcoscenico si sta relazionando con la politica, nel tentativo di far rialzare dal fondo l'Italia e gli Italiani. Vedendo queste immagini e le tante altre del Movimento e dei suoi adepti, mi viene solamente scoramento e disgusto; è vero pure che, gli altri partiti presenti in Parlamento non sono da meno, perciò lì dentro vanno in scena solo sconcezze d'altri tempi. A questo punto, la proposta che voglio fare a Grillo e Casaleggio è quella di mutare il nome del loro movimento in Compagnia Teatrale "5 Stelle": assumerebbero maggiore credibilità e rispecchierebbe la realtà di ciò che rappresentano in aula tutti i giorni: la politica in musical.

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